Quando: 21 Ottobre 2015
Dove: elenco delle sale aderenti www.nexodigital.it
Ritorno al Futuro Day
Marty Mc Fly arriva, oggi, 21 ott 2015, direttamente dal 1985, anno in cui, a sua volta, era riuscito a tornare dopo un salto nel 1955.
Orde di fan attendono l’evento davanti a tutti i cinema che proietteranno la saga completa.
Lo stesso cast, M.J.Fox, Cristopher Lloyd e il regista, Robert Zemeckis, potrebbe fare la sua comparsa magari a bordo della celebre De Lorean.
Sarà il caso di scrivere qualcosa sul “ritorno al futuro day”? mi dicono.
Come no, certo, sicuramente non ci avrà pensato nessuno, ancora.
Figurati se tra quei tre miliardi di persone che hanno visto il film o tra gli svariati milioni di aficionados/fanatici, c’è qualcuno che se ne è ricordato.
Anzi, sai che ti dico? Chiedo all’istituto Luce se, per caso, conservano una copia del secondo volume della saga, nel caso non trovassi niente tra centinaia di migliaia di risultati usciti scrivendo semplicemente “ritorno al futuro” su Google.
E poi Wikipedia, Facebook…Si può dire che” ritorno al futuro” sia un’icona degli anni ’80?
Beh si, direi che si può dire. . .
Allora, vista l’abbondante letteratura al riguardo, mi limiterò a semplici considerazioni sparse.
La trama, ve la risparmio. Ammesso che esista qualcuno che ancora deve vedere il film, per uno spoiler come si deve, può sempre consultare Wikipedia .
Adesso, su internet, fioccano i confronti tra quello che era stato previsto e quello che non lo è stato, come Internet, ad esempio.
Per gli amanti del genere, ritorno al futuro se la gioca con pochissimi altri “eletti” di quegli anni, penso a Blade runner. Qui, però, rispetto al capolavoro di Ridley Scott prevale l’ottimismo e il gusto per l’happy ending.
Marty, con l’aiuto di doc, realizza, infatti, (prima nel passato e poi nel futuro) il sogno americano dei suoi genitori che, da soli, poveretti, non ce la facevano. Troppo deboli, e quel cazzone bulletto di Biff troppo grosso e prepotente. Ma Marty no, non è un codardo lui. È uno youppie con le palle.
Le genialità del film si sprecano, comunque e con un ritmo piacevole e coinvolgente.
Ho perso il conto delle volte che ho visto soprattutto i primi due della saga.
Per quelli della mia generazione è stata una specie di rivelazione. Non avevamo l’età sufficiente per leggere Asimov, ma le macchine (e gli skateboard) volanti li capivamo benissimo e ci aprivano le prime porte a quei viaggi nel tempo che noi, bambini, ancora non sapevamo di poter compiere (quantomeno con l’immaginazione).
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