Dov’è: via Privata Ettore Palladini 8, Milano
Prezzi: 13-18 euro
A Milano il sabato (o la domenica) l’appuntamento fisso è uno solo: il brunch.
Eh già, nella città più europea d’Italia il rituale mattutino del week-end è proprio questa, ormai nota, commistione tutta anglosassone tra il breakfast e il lunch.
Piace un po’ a tutti: a chi tira tardi la sera prima e ovviamente si alza dal letto ad un’orario improbabile per fare colazione ma inadatto al pranzo; alle famiglie che hanno voglia di rilassarsi coi propri bimbi, magari incontrando gli amici, e non hanno voglia di cucinare ma neanche di spendere troppo per un ristorante. Piace tanto anche a noi!
Rapida lettura su quello che offre la piazza (la scelta è vasta, la moda è diffusa già da un po’!). Due i criteri di ricerca: i più cool e i più cheap. Primo della lista: la Santeria!
Il nome è stuzzicante, ci evoca un sincretismo di elementi, ci fa immaginare che troveremo qualcosa di più di un semplice ristorante o di una caffetteria. In effetti è cosi!
Arriviamo in Via Privata Ettore Paladini, 8, il locale ci accoglie direttamente sul cortile esterno, lo stile è assolutamente hipster, a tratti vintage con elementi di contemporaneità urbana.
Sulla destra scorgiamo la caffetteria, ma il tempo lo permette e preferiamo accomodarci all’esterno. In alternativa avremmo potuto scegliere di gustare il nostro pasto nella sala omni-funzionale dove di solito si svolgono mostre e vernissage, showcase musicali, dj set.
Ordiniamo il nostro brunch (l’offerta ne prevede due tipologie: il Paladini e il Veggie, sostanzialmente simile se non fosse per l’abbondanza nel primo e l’assoluta mancanza di pancetta, salsicce e qualsiasi forma di carne) tutto rigorosamente accompagnato da paneburroemarmellata, succo d’arancia, caffè americano e seguito, per finire, da un dolce rigorosamente homemade.
Il menù è ricco, varie le proposte dalla cucina, per cui decidiamo di ordinare anche un veggie burger (in particolare un Drugstore, con falafel) – si, lo sappiamo pure noi che è la moda del momento, e per questo non possiamo esimerci dall’assaggiarlo in ogni locale in cui lo troviamo . Viene servito su un piattto composto da altre verdure grigliate, pomodori confit, guacamole, patatine fritte.
Avremmo potuto prendere tanto altro, le cose che ci attiravano erano tante. Tutto rigorosamente di ottima qualità, ben presentato e anche se non c’è il buffet ad accompagnare il brunch, gli stomaci hanno faticato a finire tutto. Ci è piaciuto davvero tanto!
Non è solo questione di cibo (che è comunque molto buono): la cosa che ci ha fatto più piacere è stata l’atmosfera rilassata, gioviale, tranquilla in cui ci siamo ritrovati. Uno spazio in cui abbiamo trascorso delle ore tranquille, a fare quattro chiacchere tra amici ascoltando musica di sottofondo.
La chicca: all’interno c’è anche un piccolo shop dove si possono trovare i libri di case editrici e una selezione di marchi d’abbigliamento tutti rigorosamente indipendenti, una sezione musica, con molti vinili ad edizioni limitate, box set, stampe rare, pressing per audiofili e altro ancora….perché ogni momento è buono per fare shopping, anche durante un brunch.
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